Scheda impresa
Le Onoranze Funebri Fossati, con sede a Tortona (AL), operano nel settore funerario da oltre un secolo, mettendo a disposizione delle famiglie colpite dal lutto la professionalità e l’esperienza maturate nel corso degli anni.
Affidandovi alla nostra Impresa, potrete contare sul nostro personale qualificato, umano e premuroso, che si impegnerà per sollevarvi dal peso di tutti gli aspetti pratici connessi alla perdita di una persona cara.
Spesso, in un momento così difficile, i familiari, addolorati e disorientati, sentono la necessità di raccogliersi nel ricordo della persona che hanno amato, senza dover affrontare altre preoccupazioni.
Le Onoranze Funebri Fossati prendono in carico il disbrigo delle pratiche burocratiche relative al decesso e curano la preparazione e la celebrazione delle esequie in maniera puntuale e discreta, con l’obiettivo primario di assistere ed appoggiare la famiglia dal punto di vista pratico e morale.
Nel pannello qui sotto puoi visualizzare le ultime necrologie inserite da Onoranze Funebri Fossati.
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Ultimi pensieri scritti per...
03/01/2025 ore 11:02 - Per Vittoria Romana Incerti Piccinini - Tortona
Ciao Nonna❤️
Ti penso spesso, quando bevo il tè, quando in macchina passo vicino alla tua via, quando in quest'anno appena passato ho superato gli ultimi esami in uni e non ho potuto condividere con te la gioia di quei giorni, ma soprattutto quella del giorno della mia laurea.
La sensazione di vuoto nel petto che ho provato e provo in questi momenti però, è alleviata dalla fortissima convinzione che tu abbia trovato il modo di infondermi, soprattutto quando più ne ho avuto bisogno, l'energia della tua forza e solarità. Grazie Nonna, ti sento vicina.
Spero di esserlo anche io a te coi miei ricordi e i miei pensieri.
Tua, Sara.
Scritto da: Sara
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03/01/2025 ore 08:12 - Per Pietro Morato - tortona
Pietro sei stato un grande amico di Franco e fai parte dei miei ricordi giovanili.Hai fatto l'ultima volata
un abbraccio allla famiglia
Scritto da: Lella Mutti
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02/01/2025 ore 02:47 - Per Aldo Canevaro - Barca di Montemarzino
Caro Mauro, solo oggi ho saputo della scomparsa del tuo caro papà. Mi spiace tanto per te e ti faccio le mie più sentite condoglianze.
Scritto da: Ivana Lugano
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27/12/2024 ore 05:23 - Per Pierluigi Garbelli - Tortona
Caro Pier, mancherà il tuo sorriso affabile ed i tuoi modo gentili bonari e allegri. Non cambiavi mai, anche sul lavoro avevi sempre una parola gentile.
Riposa in pace
Scritto da: Patrizia Maria Sala
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24/12/2024 ore 10:25 - Per Carlo Flavio Ferrari - Acqui terme
Ciao Carlo... Mi spiace ... Ho saputo da poco ... Ti ho conosciuto tanti anni fa'... Eri ... Tosto e se posso permettermi anche un po' stron...😂😂 Non so cosa ti sia successo, non capisco cosa ti abbia portato a questa scelta, ma ... Anche io sono in po' testa di ... Forse avevi la tua motivazione, forse quello che volevi fare vedere di te, non era la realtà. Sei stato molto vicino a me , quando ho perso mio papà. Ricordo ancora l'abbraccio ... Ormai sei in pace. Qualunque problema ti abbia portato a tutto questo, forse non lo saprà mai nessuno, ma ... È stata una tua scelta e nessuno può giudicare. Spero che ora tu sia in pace. E ... Se puoi, aiutaci da lassù... Un abbraccio alla tua famiglia , anche se personalmente non la conosco, ed ...un pensiero per Voi: sappiate che Carlo Vi sarà Sempre vicino 👃
Scritto da: Marina...
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24/12/2024 ore 06:22 - Per Massimo Corte - Tortona
Per me sei stato come un padre, mi spiace non averti potuto accompagnare nel tuo ultimo viaggio, solo oggi ne sono venuto a conoscenza. Avrei voluto esserci come tu hai fatto con me. E passato tanto tempo ma chi ti ha fatto del bene non si dimentica. Un abbraccio alla sig.ra Luisa e al figlio.
Aldo Traverso
Scritto da: Aldo
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22/12/2024 ore 08:56 - Per Roberto Ghislieri - Avolasca/ Tassare
Cara Anna in ritardo commossa e tanto affetto ti sono vicina in questo triste momento.. Grande abbraccio -condoglianze a te e famiglia. Marisa Moro
Scritto da: Moro Marisa
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21/12/2024 ore 07:57 - Per Luigi Scarpa - Viguzzolo
A Carlina e parenti tutti esprimiamo cordoglio e sentite condoglianze. Laura e fam.
Scritto da: Laura Mandirola
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20/12/2024 ore 09:59 - Per Angelo Maggi - Tortona
Sentite condoglianze
Scritto da: Carmen Albera e famiglia
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19/12/2024 ore 09:49 - Per Vito Scutillo - Tortona
R.I.P condoglianze alla famiglia
Scritto da: Mina
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18/12/2024 ore 04:39 - Per Beatrice Di Tomasso Bussolo - TORTONA
Ciao Bea,
ti ricordiamo con immutato affetto. Ovunque tu sia ti raggiunga il nostro abbraccio.
Scritto da: Le colleghe del CIAT
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16/12/2024 ore 08:45 - Per Angelo Lumelli - Lamezia Terme
Io vorrei ricordarlo con quanto ho scritto riguardo il suo ultimo libro: “La vecchiaia del bambino Matteo”.
“In quegli anni il passato peggiorò, nei miei confronti. Invece di diventare ricordo, come tutto ciò che esiste, al solito modo, scappando di mano – poi ripresentandosi, irrimediabile – ecco che il passato mi balzò davanti, come se volesse farmi rifare tutto il percorso, a memoria – quel giorno quell’ora con questo con quello e perché e per come, eh cristo! – e diamine!”
Tempo, luogo e ricordi. Tre parole, che potrebbero considerarsi anche sinonimi, tre cardini del racconto di una vita che sembra essere irradiata dal sole di un unico lungo pomeriggio estivo.
Qed edizioni, nuova casa editrice nata in Calabria, affacciatasi al panorama editoriale italiano a inizio 2024, dà alle stampe La vecchiaia del bambino Matteo, romanzo poema di Angelo Lumelli, classe ’43, scrittore formatosi nella prima metà degli anni settanta nei cenacoli frequentati da giovani poeti milanesi (Michelangelo Coviello, Milo De Angelis, Mario Mieli, Silvio Giussani e altri) e dai loro maestri (gente come Antonio Porta, Giancarlo Majorino, Franco Loi, Giovanni Raboni, Franco Fortini).
Vincitore nel 1977 del Premio Viareggio Opera Prima con Cosa bella cosa, fra sillogi e romanzi Lumelli è approdato nel Ventunesimo secolo in cui, nel 2020, ha salutato la pubblicazione di tutti i suoi componimenti poetici per le edizioni del verri – il titolo dell’opera è Le poesie.
Uscito nella collana kòsmos, dedicata alle scritture sperimentali, ai testi più originali, quelli che spesso non trovano spazio presso le case editrici allineate ai dettami del mercato, il nuovo romanzo di Angelo Lumelli presenta una scrittura che mescola antico e moderno – letteratura del Novecento e del Duemila, potremmo sostenere –, passato, presente e futuro, plasmando una originalità stilistica pregna di magia e di un “robusto spessore poetico”, come evidenzia Pasquale De Luca nella sua lettura apparsa su Borderliber.it.
Una narrazione dal ritmo cadenzato, regolare, come il tu-tum tu-tum di una littorina di campagna, quelle che corrono per milioni di chilometri e poi un giorno vengono abbandonate per sempre lungo il binario morto di una stazioncina di paese, roccaforti della non-velocità, di un progresso scaduto, spazi che a primo acchito non si capisce se sono dismessi o vicini all’inevitabile destino, inadeguati a una società rapida, frettolosa e che fugge spedita verso la città, lo sviluppo, la perfezione.
Villaggi isolati, chiese rifugio, veicoli che tossiscono sulle provinciali, sulle piste sterrate, superstiti di un mondo oggi in parte perduto. È l’Italia rurale, l’Italia contadina ancora lontana dai massicci e cinici processi di urbanizzazione e cementificazione degli anni settanta che, oltre rifondare città e a creare periferie tutte uguali, hanno innescato l’abbandono delle campagne e della vita agreste, causa della formazione dei cosiddetti paesi fantasma che caratterizzano da Nord a Sud l’entroterra della Penisola, luoghi riaperti soltanto uno o due mesi all’anno per essere inquinati dalle carovane turistiche.
Nelle pagine de La vecchiaia del bambino Matteo resiste quel mondo agli ultimi giorni di felicità, raccontato da un gruppetto di bambini adulti, o adulti bambini, scappati dall’infanzia e all’infanzia ritornati in un naufragio di ricordi, ché il viaggio della vita è sempre, come ogni viaggio, un viaggio di ritorno.
Ritorno al nido, ai luoghi dell’anima e della memoria.
“Ci vuole un bel coraggio ad essere bambini. Mai capito come fanno a sopravvivere. Infatti cercano di crescere più veloci che possono. Io dico che i bambini sopravvivono perché smettono di esserlo. Durasse un po’ di più sarebbe la fine.”
Tempo, ricordi e quindi luoghi, dicevamo. Luoghi nascosti, negletti fra le colline, le vigne, i casolari, luoghi che si fanno nome, luoghi che sono le persone che li vivono, una asserzione che sentiamo ferma anch’oggi, in un mondo sempre più aperto e cosmopolita, in anni di nuove migrazioni sì, ma diverse rispetto a un tempo, forse più facili, forse meno dolorose – almeno per la nostra parte di pianeta –, di certo non corredate da quelle lacerazioni destinate a non rimarginarsi più.
“[…] stava per finire la parola Luogo! […] per dire che a un Luogo bisogna starci sopra, mentre passano le ore, i giorni – e da lì, da tale Luogo, sperticarsi di desiderio, di lontananze, di ammirazione. Se un Luogo si lascia attraversare come niente fosse vuole dire che ha mollato le braghe – nel senso che ha rinunciato ai propri misteri, se n’è disfatto, non sapendo più che farne, come reggerlo, come sopportarli!”
Nelle scuole di campagna, nelle pluriclassi avvolte in una nuvola odorosa di carta, gesso, polvere e cancellini, nascono le amicizie infinite, quella fra la voce narrante senza nome e Matteo, il bambino che si nasconde dietro il suo nome, l’ideale di luogo, il nascondiglio perfetto in cui “non farsi trovare mai più”; e poi Gustavo, Ernestino, Sabatino, Diodato: sono loro i bambini di quel tempo, in quel mondo ostico ma necessario e dunque così semplice, bambini che devono “dimostrare di esserci” per stimarsi presto adulti.
Amici che scompaiono, strade che si perdono e si ricongiungono, in un tempo circolare, ininterrotto, che non ha coordinate nette, un tempo che si frantuma in milioni di schegge, “come se la vita fosse tutta nell’aprire gli occhi – appena aperti gli occhi è tutto fatto – il resto è roba da ripetenti”.
Ciao
Scritto da: Antonio Pagliuso
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14/12/2024 ore 07:21 - Per Carla Canevaro Mogni - Tortona
Ho saputo solo in questi giorni della perdita della tua cara mamma. Ti sono vicina in questo triste momento cara Vanda; ti porgo le mie piu'. sentite condoglianze a te e famiglia. Un abbraccio
Federica Mogni
Scritto da: Federica
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13/12/2024 ore 03:42 - Per Giorgio Baschirotto - milano
il tempo passa tanto veloce, ma la mia amicizia per te è per sempre
Scritto da: Monica Colombo
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11/12/2024 ore 05:25 - Per Renata Maura Baiardi Gnudi - Provincia di Alessandria
Anche se le parole sono ben poca cosa in queste circostanze, preghiamo Dio che vi dia la forza di superare questo momento di dolore.... Vogliate accettare le mie più sincere condoglianze.
Scritto da: Carmen e Famiglia
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11/12/2024 ore 05:21 - Per Livio Bonadeo - Castelnuovo Scrivia
La perdita di una persona cara, che sia un familiare o un amico, e un dolore immenso....
Preghiamo Dio che vi dia la forza di superare questo momento di dolore con la sua consolazione....
Scritto da: Carmen e Famiglia
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11/12/2024 ore 03:27 - Per Maria Friso Grigoletto - Tortona
Sarai sempre nel mio cuore.
Scritto da: FAMIGLIA SANTOIANNI
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(11 pensieri )
07/01/2025 ore 08:44 - Per Renzo Vanoi - Mestre
Caro don Renzo, la cosa che mi rattrista di più è non poterti più rivedere per dirti grazie! Grazie di tutto quello che hai fatto e delle lezioni di vita che ci hai dato, e che hai dato a tutti gli alunni in quel bellissimo periodo delle medie dove tu ne eri il preside e che porterò per sempre nel mio cuore.
Scritto da: Samuele Giuliani
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